Il ciclo espositivo Il Corpo che Abito.Il corpo come terra di conflitto e come confine di rivendicazione dell'identità. Ma anche il corpo come perno attorno a quale si costruisce il nostro rapporto con lo spazio, come presenza fisica con cui abitiamo i luoghi e attraverso cui costruiamo le nostre relazioni:Il Corpo che Abito, terzo ciclo espositivo dedicato dal Rifugio Digitale alla fotografia contemporanea, sarà un’indagine sul corpo come elemento fondante dell’essere umano - materia viva che resiste alla virtualizzazione delle esistenze e dei processi creativi - con uno sguardo sempre rivolto, in armonia con il DNA della galleria, al dialogo
tra il "dentro' (la dimensione intima e introspettiva) e il "fuori' (le architetture fisiche e sentimentali che costruiamo).Il Corpo che Abito sarà anche una riflessione sul corpo nella sua dimensione politica, come strumento di espressione, veicolo di piacere, campo di battaglia sul quale affermare i propri diritti, territorio la cui libertà è ridisegnata da continue trattative con il potere e variabile che non può essere definita al di fuori delle sue complesse intersezioni con l’idea di razza e di classe.Cos'è "bello' e cos'è "brutto"? Cos'è "normale' e cosa è "diverso"? Cos’è maschile e cos’è femminile?Gli artisti in mostra risponderanno attraverso le immagini condividendo la propria irriverente, ironica, spudorata insofferenza contro stereotipi e classificazioni repressive: piacere, desiderio e bellezza diventeranno allora una materia duttile, capace di assumere nelle loro opere contorni del tutto diversi e di forzare il frame di una rappresentazione socialmente accettabile.L'intero ciclo espositivo è realizzato grazie alla collaborazione dell'Associazione Rifugio Digitale con Forma EdizioniPelleGiulia Bersani29.01 - 23.02.2025[/tatsu_row]«È una ricostruzione visiva della storia della caccia alle streghe nei Paesi Baschi, nata dall’esigenza artistica e politica di demistificare la figura della strega: Bego Anton lo fa attraverso immagini potenti, evocative e cariche di mistero che ci ricordano come quello della strega sia un mito che affonda le proprie radici nella misoginia.» BitterweetSander Coers09.04 - 18.05.2025